Friends, celebre sitcom NBC in procinto di celebrare il suo 25° anniversario, ci ha abituati ad affrontare numerose tematiche “scottanti” con leggerezza e, al contempo, profondità.
Lanciata quattro anni prima del debutto di Sex and the City, Friends racconta di sei amici poco più che ventenni, i quali cercano di dare un senso alle proprie vite nella Grande Mela. Quello che sorprende per l’epoca è che le donne del gruppo non solo parlano liberamente di sesso, ma addirittura lo praticano senza farsi problemi – conquista che, se oggi non ci sembra più così rivoluzionaria, senza ombra di dubbio lo era nel 1994.
C’è però una particolare storyline che il canale proprio non voleva andasse in onda. Nel pilot di Friends, Monica Geller (Courteney Cox) si reca ad un primo appuntamento con un ragazzo di nome Paul e ci va a letto quella sera stessa. Il co-produttore della serie David Crane ricorda così quello che successe: “quando stavamo girando il pilot, Don Meyer, l’allora capo della NBC, ebbe dei seri problemi con il fatto che Monica andasse a letto con un uomo al primo appuntamento. Disse, ‘lei non ci piacerà!’. Ma noi ci siamo impuntati sulla questione“.
Fortunatamente il regista James Burrows aveva programmato di avere un pubblico per le prove davanti al network, così da poter, secondo Crane, “sentire cosa stesse funzionando“. NBC vide le prove del pilot come una possibilità di ricevere dei feedback e, ricorda Crane, distribuirono dei questionari davvero faziosi: “in pratica dicevano: quando lei fa una cosa del genere, è una prostituta? E’ una poco di buono?“.
Tuttavia, il risultato non fu quello che ci si aspettava. “Il pubblico rispose in maniera unanime ‘no, lei ci piace ancora’. Poi Don accettò la cosa perché disse ‘ok, sono d’accordo dato che lei ottiene quello che si merita quando il ragazzo la frega“. Infatti, si viene a scoprire che l’affermazione di Paul di non essere andato a letto con nessuna da due anni era solo una menzogna detta per ingannare le donne affinché facessero sesso con lui.”Potevo vedere il fumo uscire dalle narici di Marta [Kauffman]. Io invece facevo un balletto dicendo, ‘ma ti va bene! Quindi se ti va bene allora è tutto okay, possiamo andare avanti, evviva!“.
La storyline è stata ugualmente inclusa nel pilot di Friends e di sicuro nessuno di noi ha amato di meno Monica per questo (anzi, semmai ci siamo immedesimati/e nella sua delusione). La speranza è che, proprio grazie a scelte di questo tipo fatte decenni or sono, oggi nessuno penserebbe mai di eliminare filoni narrativi del genere per mere – e discutibili – questioni morali.
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